prima parte
Quando ho cominciato a comprare second hand e vintage, oltre dieci anni fa, ricordo che andavo il sabato pomeriggio con un'amica nella vicina Ancona, a bordo della corriera, e una volta raggiunta la Città risalivamo da Piazza Cavour (uno dei simboli del capoluogo marchigiano) lungo una serie di vicoletti, su una via meno trafficata, sotto l’università di Economia, dove stava un negozietto che rivendeva felpe Adidas e jeans Levi’s di seconda mano… una vera rivoluzione per noi teenager della provincia della provincia, che con poche mila Lire potevamo acquistare capi molto di moda tra le nostre coetanee più rock!! Ma ricordo anche la disapprovazione dei miei genitori che non capivano come mai uno potesse spendere dei soldi per comprare roba già usata e indossata da sconosciuti!!
Poi c’è stata l’epoca della Montagnola a Bologna..Disagevoli peregrinazioni in treno, anche in piedi e senza riscaldamenti!!, per raggiungere il grande mercato del capoluogo emiliano, dove sempre con la mia inseparabile amica, si andava alla ricerca di capi hippie fine anni ’60 (IL MIO PRIMO AMORE NEL VINTAGE!!!) come grandi occhialoni da sole o pantaloni a zampa, borse in cuoio ricamate, camicette a fiori ecc. ecc…
Una complice insostituibile è stata invece mia nonna, che all’inizio mi ha messo a disposizione l’armadio delle cose vecchie soprattutto di mio zio (hippie e ribelle da sempre) e poi, mano mano che i miei gusti si dirigevano verso gli anni ’40 e ’50, i suoi cassetti dei ricordi!!, dove ho trovato di tutto, da cappotti a foulard, da colli a occhiali (i primi modelli da sole che giravano per il mio paese), da borse a cinte in vera pelle, così tanta roba che a un certo punto ho deciso di aprire anche io una bancarellina con la quale giro tuttora i mercatini della mia zona.
Ecco la foto:
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