foto presa da questo interessante blog |
...Il retrobotegga era un meraviglioso cafarnao di grammofoni a tromba, macchine da cucire preistoriche, presse da ufficio, quadri, incisioni, vasi da notte, pipe. La camera era tutta una libreria sulla quale stavano alla rinfusa incunaboli, tomi rilegati in cartapecora, paralumi, ombrelli, gibus. In centro c'era una scrivania, un vecchio era seduto dietro di essa, una lampada liberty gli faceva luce. Teneva con una pinzetta un francobollo e l'esaminava con una lente d'ingrandimento...
Quando ho letto queste righe, tratte da "Il cane di terracotta" di Andrea Camilleri, mi è sembrato come se l'autore stesse descrivendo i miei posti preferiti, i mitici magazzini dei Rigattieri!!!
Non sto parlando, infatti, di quanto esposto normalmente nei negozi di usato, ma dei loro retrobottega, di quei miracolosi assedi di cose vecchie e sfatte, che se ne stanno impilate, una sull'altra, e che nessuno vuole più...nessuno, tranne me!
Ecco cosa ho scovato recentemente nei miei retrobottegai di fiducia:
Ma di vecchie cose perdute nei meandri dei ricordi "del tempo che fu" ne sa qualcosa anche la mia mitica nonna paterna, inesauribile fonte di tesori vintage da fare a gara con i rigattieri più noti. Dal suo "retrobottega", degli ampi armadi a muro che hanno visto passare tra i loro cassetti il meglio della moda anni '40-'80, è uscita questa borsa fantastica dei seventies, in vera pelle, rigorosamente made in Italy:
A presto e non perdete il prossimo post :-)
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