venerdì 30 maggio 2014

TILT HAT !

Quando il Cappello va per il verso ...storto!!

Sinonimo di momentanea perdita di lucidità (ricordo ancora un vecchio professore delle medie che quando l'interrogato di turno non proferiva parola gli girava attorno sussurrando "tilt!" "tiiiilt!!! sempre più forte) ho invece scoperto che nel mondo dei cappelli anglosassone, specie quello vintage, questa parolina può avere un significato positivo, rappresentando quelli che si indossano leggermente inclinati, di lato, con l'aiuto di forcine, elastici e simili. Che sono, fra l'altro, i miei preferiti.
Eccone qualche esempio americano davvero brillante:

>| cappellino anni '40 con brillantini // shop HighHatCouture






Mi piace perché è elegante e discreto. Colori e foggia sono delicatissimi.



venduto!


> cappellino anni '50 in vimini // marca Clover Lane // shop CrancoveVintage






Mi piace perché ha una forma rotondeggiante e un bellissimo colore, davvero insolito in cappellini di questo materiale.


venduto!


> cappellino anni '40 di lana // marca New York Creation // shop LuckyDryGoods






mi piace perché è così forties!! Un vero pezzo icona del decennio!



in vendita qui


Questo tipo di cappello, che ha dato il meglio di sé negli anni '40/'50, secondo me, è riproposto divinamente anche dalle sapienti mani di SwellDameBoutique, laboratorio di sartoria artigianale ispirata al vintage, situato in Europa, nella antichissima Atene.














Eleganti ed eclettici per natura, le creazioni di SwellDameBoutique possono divenire il fiore all'occhiello del guardaroba per occasioni speciali, come party o cerimonie.
Compliementi, dunque, allo shop che ha saputo cogliere perfettamente lo stile del passato!
Per maggiori info e richiedere una personalizzazione potete consutare l'inserzione qui.

:)



martedì 27 maggio 2014

IL VINTAGE ALLA PORTATA DI TUTTI

6 suggerimenti salva portafoglio

Per chi ama lo shopping vintage online ma è attento al portafoglio (attenzione che diviene sempre più necessaria visti i tempi non proprio favorevoli agli acquisti) ecco qualche piccola dritta che la sottoscritta ha scoperto riguardo la compravendita virtuale..



foto trovata qui


1) Impostare sempre la ricerca per prezzo più basso, offerta nei maggiori siti di e-commerce. Perché non è raro che, se si cerca qualcosa su una piattaforma virtuale, la selezione dell'ordine delle inserzioni venga stabilita di de fault in base a criteri di rilevanza e quindi potrebbero esserci mostrati prima degli articoli un po' più costosi;

2) Occhio alle svendite*! Soprattutto i venditori americani, in particolare quelli di Etsy, effettuano spesso delle vendite promozionali, legate a festività (Christmas, Easter, Mother's day sale, ect.), determinati periodi dell'anno (weekend, New Year sale e simili) o riferite a una certa quota, molto bassa, (10 dollar, 5 dollar sale). Di solito, dopo l'indicazione del tipo di svendita, segue quello della percentuale di ribasso che si aggira sul 20% in media. Nel caso di sconti per festività o simili (ma anche per le generiche final sales), fate attenzione al calendario e approfittatene velocemente perché, trascorso il periodo indicato, poi il prezzo torna normale!!


borsa anni '50 by RedemptionVshop, on sale qui


*troverete spessissimo la parola SALE ma anche MARKDOWN (= ribasso) è un termine diffuso!

3) Connessi con le svendite sono i coupon code, prerogativa del sito Etsy: i venditori hanno la possibilità di stabilire un codice sconto (di solito alfanumerico) per gli acquirenti, che viene pubblicato nello shop announcement (la descrizione subito sotto il banner grafico e il nome del negozio) e che il venditore deve ricordarsi di inserire correttamente (occhio all'eventuale alternanza maiuscolo-minuscolo o ai termini stranieri) al momento del pagamento nell'apposito rettangolino. Se non lo mette, non riceverà lo sconto.

Anche la pubblicazione di coupon può essere legata ad una particolare festa o periodo dell'anno e soggetti a una durata limitata nel tempo. La maggior parte di essi, inoltre, è connessa con una soglia minima di spesa, al di sotto della quale il coupon non è valido. Infine, alcuni shop pubblicano i codici sconto solo su blog e social network.


4) Inserire nella ricerca le espressioni last call o last chance per trovare articoli in super sconto, rimasti invenduti da molto tempo, a cui il proprietario vuole dare un'ultima possibilità. Un oggetto last one, invece, in genere proveniente da fondi di magazzino, è l'ultimo rimasto tra quelli identici o simili che erano in vendita e che il negozio decide di mettere in saldo per eliminare così l'inserzione edita.

A proposito di ultime chiamate, guardate che carine quelle di MsTips (deliziosa boutique vintage di cui ho già parlato qui) che tra l'altro effettua ribassi ogni sabato!

Ottimo lo sconto del 50% sul prezzo iniziale..


blusa a righe con fiocco anni '60 / in vendita qui



blusa fiorita anni '70 / in vendita qui


abito con fiocco anni '80 / in vendita qui



abito da giorno anni '70 / in vendita qui



5) Cercare tra i lotti e gli stock: utile soprattutto per rifarsi il guardaroba con pochi euro, consente, anche a chi, come me, si diletta nel fare mercatini vintage, di rifornirsi senza spendere un patrimonio. Attenzione però alla qualità e alla condizione. Trovare un buon lotto richiede un po' di dedizione nella ricerca.


6) Risparmiare sulle spedizioni: è possibile, in genere, se si fanno più acquisti dallo stesso shop o se si supera una certa somma, fissata dal venditore. Nel caso di transazioni oltreoceano io consiglio sempre, prima di effettuare un acquisto, di chiedere conferma della quota di spedizione per l'Italia. Non so se ve l'ho già detto, ma mi è capitato più volte che, alla mia domanda, i venditori ricalcolassero le spese in modo più favorevole!! Questo perché chi vende potrebbe non conoscere a priori i costi di spedizione per ogni signolo paese. :)



venerdì 23 maggio 2014

VINTAGE SWIMWEAR

Dalle mie parti la corsa all'acquisto del costume da bagno all'ultima moda è cominciata già da un pezzo..
Oggi se ne trovano di tutti i tipi e tutti i colori..ma c'è stato un tempo in cui il costume era più o meno sconosciuto..un indumento rivoluzionario, non sempre ben visto..

Guardate (e poi leggete sotto) questo bellissimo video che mostra i primi temerari tentantivi di introdurre una mise da mare nelle estati a cavallo tra la fine dell'800 e i primissimi anni del '900:






Sandali e cappellino erano sempre presenti, accessori immancabili per i cosiddetti "abiti balneari"..

Eleganza e femminilità non andarono perduti nemmeno qualche anno più tardi quando i costumi divennero più corti, i tessuti più moderni e funzionali..






A me, che di mare e simili me ne intendo davvero poco, dopo aver visto questo strabiliante video sul swimwear degli anni '30, m'è salita una voglia pazza di tornare indietro nel tempo, quando anche il costume da bagno si "indossava", quando cioè non era affatto scontata, per uomini e donne, la possibilità di farsi vedere in pubblico scoprendo braccia, gambe e collo, e se lo si faceva bisognava farlo con stile ed eleganza.

Ecco qualche esempio, sicuramente più moderno e recente delle mise da mare dei video precedenti, ma animato dallo stesso spirito che univa femminilità e praticità, tratto dalla bellissima collezione vintage di Skomoroki, lo shop italiano di Claudia Viola di cui vi ho tante volte parlato in passato.



abitino/costume in spugna anni '50



in vendita qui


  
costume in tessuto sintetico stretch anni '60




in vendita qui
 


costume in lycra anni '60



in vendita qui



costume in tessuto stretch e poliammide anni '80



in vendita qui



I dettagli, come fantasie, bottoni o applicazioni, sono ciò che rende davvero femminile questi costumi. 

UN CONSIGLIO: se volete acquistare un costume vintage, oltre verificare qualità e condizione, informatevi sempre su come prendervene cura (istruzioni per lavaggio e asciugatura), perché alcuni materiali del passato potrebbero richiedere un'attenzione maggiore.




mercoledì 21 maggio 2014

SHOE CLIP!

Alias come "rinnovare" un paio di scarpe in chiave vintage!

Forse non tutte sanno che in passato (più o meno fino agli anni '80) un piccolo accessorio era di grande diffusione: sto parlando della clip da scarpa (shoe clip) che si applicava generalmente sulla parte davanti di ballerine, mocassini, decolté ecc. e che donava carattere e personalità alla calzatura.
Oggi, dove tutto è già bello e confezionato, l'uso di queste clip, che si potevano anche cambiare e sostituire a piacimento, è praticamente scomparso.

Ma per fortuna in giro qualche esemplare se ne trova ancora. Guardate che carine queste scovate su Etsy:

1) CLIP ART DECO in vinile // anni '70 // shop candese LucyLucyLemon



in vendita qui


2) CLIP ART DECO in pelle // anni '70 // shop statunitense JFerrariDesigns



in vendita qui


3) CLIP in metallo // anni '60-'70 // shop statunitense ColorsoftheSeasons



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4) CLIP (non identiche) in resina artificiale con brillantino // anni // shop canadese SeriouslyLoveThis



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5) CLIP ART NOUVEAU in metallo e vetro // anni '30 // shop statunitense LittleBearBanshee



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Il bello è che si possono usare anche orecchini a clip, meglio se grandi e con la clip non troppo dura, per non rovinare la pelle o il materiale della scarpa.
Un po' come ho fatto io qui:









Mary Jane: Camper / orecchini: vintage, già visti qui



Come vedete, considerata la forma, si possono mettere dove più ci piace!!






Ballerina su misura: La scarpetta di Venere / clip: vintage



Non c'è che dire l'effetto è davvero sorprendente! Una scarpa di oggi che viene reinventata con un accessorio di tanto tempo fa..Il vintage non smetterà mai di stupirmi! :)
Ed ora forza! Tutte alla ricerca di scarpe da "clippare" con orecchini o shoe clip originali!! 



lunedì 19 maggio 2014

A LITTLE GIRL UNDER THE SUN

Grandi tesori del passato per piccole ragazze di oggi

Da VintageUnderTheSun, lo shop Usa della mia amica Sue, di cui vi ho già raccontato in passato ad esempio qui, sono arrivate degli articoli dedicati alla moda per bambine e giovanissime ragazze.
Fra camicie da notte, abitini e completini per il tempo libero, ce n'è per tutti i gusti.
Ecco una mia piccola selezione:

xX camicina da notte fiorita // anni '60 // cotone leggerissimo







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Xx completino rosa per il gioco // anni '50 // marca Stoneswear








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xX Pantaloncini in jeans // anni '50 // elastico in vita








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CONSIGLIO: acquistare capi vintage per i più piccoli non è sempre facile. Bisogna scegliere con un'attenzione ancora maggiore rispetto alla moda per adulti: occorre fare grande attenzione innanzituttto alla qualità dei tessuti.
Ad esempio, tessuti marcatamente sintetici oltre che non permettere una corretta traspirazione della pelle, potrebbero risultare scomodi per i giochi e i momenti di svago.



Xx abitino blu concintina // anni '60 // cotone resistente







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xX abitino giallo // '60 // con sottoveste stile crinolina








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Xx Salopette in denim // anni '80 // marca: Osh Kash







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E' importante considerare anche l'effettiva vestibilità attuale degli indumenti: non è facile trovare il capo giusto che faccia sentire bene anche i bambini di oggi. Alcune fantasie e foggie del passato potrebbero non essere del tutto congeniali ai gusti del 2000 e necessitare quindi una riconversione ad altro scopo dell'indumento. Ci vuole sempre un pizzico di creatività!!


xX  abitino a quadrettini celeste // anni '50 // marca: Mademoiselle Modes






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Xx abitino in cotone // anni '60 // con cintina







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xX cardigan in orlon (fibra sintetica, leggera, simile alla seta) // anni '60 // marca: May Claire







in vendita qui


Un altro fattore da tenere presente nel vintage baby è la resistenza ai lavaggi frequenti: chiedere sempre al venditore l'effettivo stato di conservazione del capo che deve essere più che ottimo, e i modi in cui si può lavare. Sarebbe davvero sconveniente dover ricorrere tutte le volte che un/a bambino/a si sporca a lavaggi professionali in lavanderia o al contrario dover lavare sempre tutto a mano! ;)

Detto questo, la selezione little girl di Sue secondo me ha tutti i requisiti necessari per acquisti in sicurezza e di successo ;)