venerdì 31 gennaio 2014

LA SETTIMANA DEL BOTTONE - parte terza

AttenziONE
al bottONE!!

Eccomi ancora qui a parlare di bottoni. In questo ultimo post (ma non si sa mai!!) vorrei lasciarvi con un piccolo insieme di suggerimenti circa l'acquisto di bottoni vintage.



Prima regola del Button Club (nell'ultimo periodo mi sento molto "cinematografica"):
- Per scegliere un bottone consideratene sempre 1) - la sua condizione (e la rima fu)!!
Infatti, diversamente da altri articoli vintage, lo stato di conservazione di un bottone, che è un accessorio piccolo, è fondamentale per un suo eventuale riutilizzo. Se questo è anche solo un po' arrugginito, ad esempio, in poco tempo tenderà a peggiorare fino a divenire inutilizzabile.

2) - il materiale
Il materiale di un bottone può rivelare la sua età: oggi i bottoni sono quasi sempre di plastica di scarsa qualità. Ma un tempo l'opulenza e il grado sociale di una persona si potevano cogliere anche attraverso i bottoni che indossava e il loro materiale. Dall'oro all'argento, dalla madreperla all'ottone, il bottone nei secoli è stato fatto con tantissimi tipi diversi di materiale, oltreché lavorato da abili orefici fino a creare delle vere e proprie opere d'arte. 
Limitandomi ai bottoni del nostro secolo (altrimenti si va nell'antiquariato) vi riporto quanto mi ha spiegato il massimo esperto italiano di bottoni, Giorgio Gallavotti, che, come vi dicevo qui, è il fondatore e presidente del bellissimo Museo del Bottone di Sant'Arcangelo di Romagna (Rn).
Dunque, fino agli anni '30 si trovano soprattutto in resine naturali, bachelite (di cui ho già parlato qui) e galatite (sostanza plastica che deriva da una proteina del latte), madreperla, vetro. Ecco un esempio di bottone ultranovantenne:



Nei 40s sono più poveri (a causa dei dettami del periodo bellico e postbellico), spesso in legno e dipinti a mano;
Nei 50s sono grandi, sfumati, opachi o lucenti come questi:




Con il boom economico negli anni '60 tornano ad essere opulenti, spesso firmati dai grandi nomi della moda, ma verso la fine del decennio con la contestazione giovanile sono più semplici e funzionali così come negli anni successivi per poi migliorare solo verso la fine degli anni '80.


Bottone semplice in legno, con fiore in rilievo.




Bottone pregiato in malachite, anni '80. Particolarissime le due mezzelune, una liscia e riflettente, l'altra con delle piccole scanalature.

Venendo ai giorni nostri: non solo sono discarsa qualità come dicevo sopra, ma sono anche sempre più rari. Gallavotti mi ha fatto notare, infatti, che il modo di vestire è cambiato e si fa sempre meno uso del bottone. Eccezion fatta per chi, come me, prima di acquistare qualsiasi cosa abbia uno o più bottoni, ne verifica sempre la qualità e particolarità!!


3) - la presenza di un disegno o di una "grafica" particolare.
Se sul bottone c'è un'immagine, questa potrebbe rivelare molto circa l'uso e l'epoca dell'accessorio.


Questo è un bottone dei primi anni del secolo, in osso, con il disegno di una barca a vela. E' molto probabile che fosse destinato ad abbellire indumenti sportivi dell'epoca.

Più recenti, ma con un decoro molto carino:





4) - il retro
E' importante se si desidera riutilizzare un bottone considerarne il retro. Molti bottoni vintage, infatti, non sono piatti, ma presentano un cappietto (come mostrato anche qui con focus su materiale) a forma di goccia o campanella, entro cui si infila il filo.



Questo tipo di bottone è utilissimo nei cappotti, perché il cappietto consente di creare uno spazio minimo tra tessuto e bottone, per non forzare troppo l'allacciatura e quindi evitare di dover ricucire spesso il bottone.
Se, invece, volete riusarli in modo alternativo rispetto alla loro originaria funzione, il cappietto può essere sfruttato per infilarci dentro forcine (come avete visto qui e qui) o spille e quant'altro la vostra creatività possa ideare.
Può anche essere rimosso, ma fate attenzione a non rovinare il bottone.

Ce ne sono poi alcuni attraversati da una piccola fessura lunga e stretta in cui scorre il filo:



Anche questi possono essere incollati, ma sono molto più resistenti se cuciti.


Osservate il retro di questi:


con un pirulino piatto e tondo;




con pirulino spesso e tondo (ma anche di altre forme);
Come mi ha suggerito una mia dolce amica, le basi di questi primi due (azzurro e verde) potrebbero essere rimosse agilmente se i bottoni fossero in legno, utilizzando un seghetto.
I prossimi, invece, sono molto più difficili da incollare; meglio attaccarli con ago e filo o utilizzarli per fare collane, bracciali, ecc.:



a cono; 


a torretta con piccolo basamento cilindrico;




concentrico;


5) - il peso e le dimensioni
Circa il peso, di solito più il bottone è recente più è leggero. 



Bottoncini vintage anni '80, leggeri come una piuma, presi in una merceria vintage a Parigi.

6) - la forma
Attenzione alla forma! Se avete intenzione di usarli per sostituirne altri su giacche, maglioni, camicie, ecc. controllate che la forma dei bottoni sia adattabile a quella delle asole!! Se, ad esempio, l'asola ha la caratteristica forma di stretto ovale, il bottone deve essere piatto e sottile!



L'effetto di questi bottoncini arcobaleno è davvero carino sul maglione marrone, ma siccome sono simili a delle piccole sfere si fa fatica ad abbottonarli, e una volta riusciti, sono quasi impossibili da aprire! Inutile dire che l'idea di sostiuirli è stata mia (resto comunque soddisfatta dell'opera compiuta perché il maglioncino ne ha acquistato molto, secondo me! eheheh!)

7) - la confezione
Di solito i bottoni invenduti sono ancora cuciti su fogli di cartone che riportano il nome del produttore e qualche altra informazione. In genere non si vendono separatamente, quindi può essere utile acquistarne  qualora vi serva un set di bottoni uguali. Inoltre, come per ogni altro articolo vintage, anche i bottoni nella loro originale confezione valgono di più!!




Questo set di sei bottoni perlati della Luckyday è davvero molto invitante!! Ancora nella sua confezione anni '40 originale, lo trovate, insieme a tante altre cosine vintage molto belle, nell'imperdibile negozio Etsy di Donna "Hensfeathers" che spedisce da New York!!


8) - l'uso che ne potetrete fare (per art attack eventuali vedere il punto 4)
Se siete alla ricerca di ispirazione, comprate bottoni di forme e materiali diversi. Se volete solo impreziosire i vostri capi sostituendo i beceri bottoni odierni con dei vintage, cercate tra i lotti (o set).



Concludo con una frase latina rimaneggiata dalla sottoscritta per adattarla alle infinite possibilità di utilizzo che i bottoni vintage possono avere!!

Buto NON SOLUM est fibula rotunda quae suitur in parte vestimenti ut artissime cum altera parte connectatur possitque iungere inter se duas partes vestimenti, SED ETIAM...


martedì 28 gennaio 2014

LA SETTIMANA DEL BOTTONE - parte seconda

Incredibile storia di un bottone

Lui sta venendo da me!! Lui sta venendo da me!!...
parafrasando un'altra frase topica di un altro dei miei film preferiti, E.T. l'extraterrestre di Spielberg, vi presento questo splendido bottone, che dalla Virginia sta attraversando l'Atlantico per arrivare nella regione delle fate e dei mazzamurelli dove dimora la sottoscritta:




Cocente colpo di fulmine su Vintage Under The Sun è un bottone molto grande anni '30 con la caratteristica forma triangolare leggermente bombata. Sotto ha un gancetto in metallo a forma di campanella:




A questo punto, però, non posso non raccontarvi cosa mi è capitato con questa compravendita su Etsy.
Ho conosciuto una persona favolosa, Sue Howell, la proprietaria dello shop, che non solo ha risposto con velocità e precisione alle mie mail, ma mi ha addirittura messo a parte della sua storia e di quella della sua incredibile famiglia. 
Pensate che il papà di Sue, Henry Hevans Howell, è stato un importante uomo politico americano, famosissimo in Virginia, membro del Partito Democratico, a cui è stata dedicata anche una pagina wikipedia che potete leggere qui.
Sua mamma, Elizabeth "Betty" McCarty Howell di origini irlandesi, è stata la prima donna eletta nel Consiglio della Città di Norfolk in Virginia!!!

Guardate che belle queste foto:

La mamma di Sue, elegantissima nel suo completo da cavallerizza, anni 1930-32.



Portsmouth, Virginia: la mamma di Sue con il suo cagnolino Rex, alla fine degli anni '30.




Crewe, Virginia: la nonna di Sue, Mary Delores Frances.


Inutile dire che mi sono letteralemente innamorata della sua storia e della sensibilità con cui me ne ha parlato..
Mi sono immaginata l'America di tanti anni fa e ho sognato ad occhi aperti l'Oliver Hotel dove Sue e i suoi prendevano la cena la domenica sera, o il filo per i panni dell'affaccendata famiglia Wilson, vicina di casa e molto frequentata dagli Howell. 
La figura di Betty Howell, poi, mi ha davvero colpito: coerente con la sua carriera politica, sosteneva tutte le classi operaie e aveva grande compassione per i poveri. Nonostante i suoi importanti incarichi (e quelli del marito) è rimasta una donna semplice, anche nel vestire..
Devo dire che quello con Sue è stato un bell'incontro inaspettato!! Grazieee!!
Inoltre, per soddisfare la mia curiosità, questa gentilissima americana mi ha mandato altre foto riguardo un bottone gemello di quello che ho preso io:












Provengono entrambi da un cappotto dell'epoca!! Per chi fosse interessata, questo secondo bottone sarà presto messo in vendita da Sue.

La quale mi ha anche fatto vedere dove si trovavano, al sicuro dal passare inesorabile del tempo!! Direttamente dalla sua soffitta, ecco questa magica scatola:












Questo è il bello del vintage: dietro ogni oggetto, vestito o accessorio che sia, c'è sempre una storia, uno spaccato di vita del precedente proprietaro, che è lì, come in attesa di essere ereditato!!
E portare qualcosa di vintage significa, secondo me, diventare parte di quella storia anche noi!!

Nello shop di Sue, Vintage Under The Sun, ci sono molte cose carine, di cui vi racconterò prossimamente (specie un paio di guanti very fifities). Intanto, per rimanere in tema, date un'occhiata a questa coppia di bottoni cobalto coetanei di quelli triangolari. Potrebbero essere perfetti come basi per spille, ad esempio, o per decorare un bel maglione caldo e lanoso!!! Che aspettate?! Sono in vendita qui.










Vi lascio con un brano fantastico: Lara's theme dalla colonna sonora del "Dottor Zivago" (di David Lean, USA 1965).
Sue knows why...

 




Vi ricordo poi che tornerò venerdì a parlare di bottoni, con un piccolo elenco di suggerimenti per distinguere un bottone vintage (o d'epoca) da un comune bottone dei nostri tempi. A presto!!


lunedì 27 gennaio 2014

LA SETTIMANA DEL BOTTONE - parte prima

Bottoni tuttitipi+1
Esattamente come le gelatine di Harry Potter, le famose Tuttigusti+1 inventate dal mago Bertie Bott (per saperne di più, date una letta alla Harry Potter Wiki qui), anche in fatto di bottoni, non si finisce mai di scoprirne e collezionarne di nuovi!!
I bottoni vintage sono per me come il basilico sulla pizza margherita, un vero e proprio portento irrinunciabile!
Così, non essendo molto costosi, ho iniziato a collezionarne diversi..
Sia attingendo ai piccoli grandi tesori domestici di parenti e amici, come questi:




Sia scovandoli nei mercatini locali o nei negozi online:




Sia facendoli arrivare dai posti più sperduti:




O acquistandoli presso il bellissimo museo dedicato ai bottoni che si trova a Sant'Arcangelo di Romagna (Rn):





Questo piccolo quanto ricchissimo museo, scoperto per caso insieme al mio fidanzato in un caldo pomeriggio settembrino, durante una delle nostre scorribande nella più insolita Romagna, rappresenta una mèta imperdibile non solo per chi ama il vintage e colleziona bottoni, ma anche (e soprattutto!) per gli appassionati di storia. Infatti, ripercorrendo le varie vicende del piccolo accessorio, si può compiere un viaggio a ritroso nel tempo, attraverso i momenti più significativi della nostra Storia comune.
Nelle fogge, nei materiali, nei disegni e nel diverso tipo di uso che negli anni s'è fatto dei bottoni, si riflettono determinati periodi storici, riconoscibili attraverso le indicazioni di Giorgio Gallavotti, fondatore e impagabile guida del museo, titolare di una merceria fino al 2001, aperta da suo padre nel lontano '29, rilevando un'attività chiusa da vent'anni.
All'interno potete ammirare bottoni che vanno dalla fine dell'800 fino ai giorni nostri! Trovate tutte le info e maggiori dettagli, nonché foto e curiosità qui.

Per chi fosse interessato, il Comune di Sant'Arcangelo organizza un gran bel mercatino dell'antiquariato, con numerosi stand di abbigliamento e accessori vintage. Molto apprezzata e frequentata da tutta la zona di Rimini e Cesena, la fiera si tiene ogni prima domenica del mese, eccezion fatta per il mese di agosto!! Se siete nei paraggi, ve la consiglio vivamente soprattutto per uno stand che si trova in piazza, proprio sotto i portici, che vende occhiali magnifici.

Tornando ai bottoni, direi che essi sono un accessorio molto versatile. Così, anche una come me, che a malapena distingue la colla stick da una confezione di labello, è riuscita a farne usi diciamo alternativi.
Ecco i miei button-ring, ovvero anelli-bottoni, ideati incollando bottoni a basi per anelli acquistate su Ebay o sui vari negozi specializzati:












E altre 3 forcine buttonate nuove nuove:





Questi, invece, sono degli orecchini a clip realizzati da professionisti:





e, infine, una magica spilla:




Regalo graditissimo dei genitori del mio boyfriend, è un esemplare numerato dei preziosissimi Bottongufi, spille e ciondoli fatti a mano esclusivamente con bottoni d'epoca. Ogni Bottongufo è un pezzo unico e ha persino una carta d'identità da compilare assegnandogli un nome!!



Se volete saperne di più, qui trovate il link al blog dei Bottongufi e qui la pagina Facebook.

Io vi saluto e vi ricordo di non perdere il prossimo post sui bottoni vintage!! A mercoledì!!







giovedì 23 gennaio 2014

FERMAGLI-MANIA

preloved, riciclati e buttonati

Avendo capelli molto lunghi e lisci, che amo portare semi-raccolti ai lati, mi piace indossare (oltre i mitici pettinini di cui ho già parlato qui) qualche fermaglio vintage d'effetto ma discreto, a seconda dello stile che più mi rappresenta di volta in volta.






Questo è un vecchio fermaglio anni '70, preso alla fiera dell'usato di Villa Potenza (Mc), la più grande che c'è dalle mie parti (si svolge due volte l'anno, in primavera e in autunno). I colori e la forma rimandano allo stile hippie/beat che nella nostra provincia è arrivato, come molte altre cose, dopo diverso tempo rispetto alle grandi città.




Questo invece non so cosa sia, né quale uso ne abbiano fatto prima di me. Il signore che lo vendeva, uno standista locale, mi ha detto che probabilmente era attaccato a qualcosa, tipo una spilla o un fermaglio appunto, ma quando l'ho acquistato mi ha fatto un prezzo stracciato (solo 5 €) perché secondo lui, mancando un pezzo, non avrei potuto metterlo mai..eheheh!!! ..il mio ingegno da liceo classico (che teme la colla vinilica assai più di una versione di latino ma che di tanto in tanto mi viene in aiuto), unito a una buona dose di fortuna, mi ha consentito di utilizzarlo come una specie di forcina, facendolo semplicemente passare tra i capelli:



Risalente ai primi anni del secolo, mi piace molto e lo metto spesso, soprattutto per la sua forma, un magico miscuglio che sa contemporaneamente di esotico-orientale e di bell'epoque!! ;)

Parlando di art attack, sono i bottoni ad avermi ispirato di più:






Come vedete, basta prendere una semplice forcina e infilarla dentro il cappietto di un bottone. Et voilà le jeux sont fait, nuovi fermagli stravaganti (come direbbe un mio amico) alla portata di tutte!!






Attenzione: i bottoni con cappietti diciamo "esterni", come quelli delle foto precedenti, sono più rari. Inoltre, se il cappietto ha la caratteristica forma di una piccola goccia (o campanella) ed è in metallo come quello del bottone scuro subito sotto sulla dx, significa che è molto antico (primi del '900 o giù di lì), se, al contrario, il cappietto è in plastica come quello sotto a sx, è molto più recente e potrebbe addirittura non essere vintage!!! 







La prossima settimana la dedicherò interamente ai bottoni vintage (e ai miei vari art attack connessi) nonché allo splendido museo di questo piccolo grande accessorio che si trova a Sant'Arcangelo di Romagna. Intanto, ecco altre forcine buttonate!







A presto!! Buona caccia al fermaglio e W le creazioni con i bottoni!!