giovedì 9 gennaio 2014

BORSE, BORSETTE, BORSINE E BORSELLI

Tutte le declinazioni di un accessorio
-anni '70

Bene, bene, bene!! La prima settimana lavorativa dell'anno volge al termine e io, in un momento di ispirazione, mi sono messa a spolverare le borse del mio armadio.
A cominciare dall'ultima arrivata:




Questa mi è stata regalata a Natale da mio fratello e la sua fidanzata. L'hanno presa da un ragazzo che ha avuto la fortuna di ricevere una bellissima eredità dal nonno: una collezione di borse stupende che facevano parte della merce del suo negozio, una profumeria ricchissima di cose (tra cui molti articoli da regalo), che si trovava lungo il corso principale del mio paese, chiusa, se non ricordo male, alla fine degli anni '90.
Secondo me è bellissima, soprattutto per il dettaglio del manico in plastica dura (bachelite?) e ottone.
Firmata Nazzareno Gabrielli, una pelletteria di Tolentino molto in voga fino a qualche anno fa, risale agli anni '70 (metà o giù di lì), è in vera pelle ed è in buonissime condizioni, proprio perché non è mai stata indossata.





Come vedete si apre a fisarmonica e (anche se nella foto non sono veuti al massimo, sigh!) ha due scomparti ognuno con taschine interne. Risulta quindi capiente e pratica, oltre ad avere un fascino particolare soprattutto per la forma insolita.
Un bravo quindi a mio fratello e futura cognata!!

In fatto di borse devo dire che negli anni qualcuna ne ho collezionata anche io. In verità, ho dovuto riservare un'anta dell'armadio per sistemarci quelle a cui tengo di più!! Molte provengono dalla decade dei seventies come quella appena arrivata, ma sono fra loro differentissime!



Questa è un anni '70 in bachelite, comprata nello stand di A.NG.E.LO. (il negozio vintage più importante d'Italia) alla fiera di Forlì, un paio d'anni fa. La bachelite è un'antenata della nostra plastica. E' stata usata per fare borse (come molte altre cose, tra cui i bottoni!) fino agli anni '50 e '70 del 900.
All'interno, l'etichetta riporta il nome della fabbrica che l'ha confezionata, la Ipes, un'impresa toscana che ha sfornato davvero tantissime borse in bachelite, con la caratteristica forma squadrata. Se volete una borsa di questo speciale materiale, una Ipes è, secondo me, garanzia di ottima fattura, buona conservazione nel tempo, stile ed eleganza.




La cosa singolare è che quando l'ho acquistata ci ho trovato dentro ancora il vecchio cartellino con il prezzo originale, scritto a matita: veniva ben 139mila lire negli anni '70. Niente male, no?! Io l'ho presa per 60 Euro, considerando il passare del tempo direi che ho fatto un piccolo affare.

Veniamo ad un'altra borsa:



Si tratta di una hippie bag in pelle con fiore ricamato del 1972/73. Mi sono innamorata subito vedendola nell'inserzione di Edith.Fashion Bags (di cui ho già parlato qui) ed è stata la prima borsa ad arrivare per posta a casa mia.

Sempre rimanendo nel decennio in questione, passiamo a tutt'altro genere con questo borsello stupendo:



Era di mio nonno, il padre di mia madre, che lo indossava quando usciva.
Un tempo appannaggio dei soli uomini, oggi lo portano anche le ragazze: oltre ad essere molto pratico (leggero ma capiente e di solito con vari scomparti) è un accessorio molto evocativo e caratteristico.
Questo è praticamente come nuovo, tenuto benissimo e sempre pronto all'uso.

Ho detto che il borsello era un tipico accessorio maschile, ma guardate questo:







Si tratta di un modello più femminile che era infatti di mia nonna materna, anche se lei non credo lo abbia messo molto. Non ne ho mai visti altri simili, per cui resta un grosso mistero.
Che sia anche questo un piccolo segno del movimento di emancipazione della donna???!!!








Nessun commento:

Posta un commento