venerdì 18 luglio 2014

Come ROMPER la monotonia!

Diretta discendente della mise da mare e delle tenute sportive dei primi decenni del '900, molto popolare negli anni '80 e anche nei '90 come vestito comodo per tutti i giorni, la playsuit o romper o jumpsuit che dir si voglia è un capo davvero originale, l'ideale per spezzare la monotonia del guardaroba femminile..
In pratica si tratta di una specie di vestito che invece di terminare con una gonnella ha il cavallo e quindi due shorts o bermuda a seconda (ma ce ne sono anche con il pantalone lungo specie nei seventies)..

Navigando qua e là ecco la mia preferita su Etsy:


|>) PLAYSUIT ANNI '80 // in cotone // marca: "Nouveau Gaces" // shop USA GinnyAndHarriot



in vendita qui






di questo vestitino con gonna pantalone adoro innanzitutto la foggia: pratica ma al tempo stesso fine e femminile. La vita è accentuata da una spessa fascia su cui termina la linea dei bottoncini (color bacca, delizioso) e due tasche, dall'effetto vedo non vedo, si aprono leggermente ai fianchi. Una terza, anche questa quasi invisibile, posa sul lato sinistro del busto.











Sul retro, la vita è elasticizzata, per dare maggiore vestibilità e consentire di esaltare le forme. 
Infine, mi piacciono da matti i colori che esaltano la fantasia (fra kiwi, anguria e geometrie anni '80): tutti toni freddi con un pizzico di rosso e una punta minimal di giallo. Ideale anche per chi, come me, è una profonda cultrice della pelle color ceramica anche d'estate!!






Per chi volesse approfondire l'argomento con misure tagli e quant'altro ho scovato anche un ottimo cartamodello dedicato alle romper made in fifties in vendita da allthepreciousthings, lo shop australiano specializzato nella vendita di preziosi giornali che svelano i segreti della sartoria vintage.



in vendita qui








Bellissimo e mai utilizzato, contiene una serie di indicazioni provenienti da una copia dell' "Australian Home Journal" di metà secolo scorso.

Vi incollo qui anche il link di un tutorial (e un blog) interessantissimo, suggerito dalla venditrice. Dateci un occhio!!

martedì 15 luglio 2014

TUESDAY IN PINK

Tutte le sfumature di rosa nel mio armadio..


>bottoni in plastica americani // 80s ca.



dal rosa al prugna al violetto e oltre



>orecchini triangolari in metallo americani // 70s




rosa chewingum metalizzato




>pettinini in plastica: il primo a sinistra è un pezzo francese degli anni '70, l'altro è italiano, anni '60 (shop  Skomoroki)




 dal rosa al violetto al viola




>anello fai da me con bottoni vintage in plastica americani // anni '80.




rosa lampone e viola chiaro




>anello fai da me con bottone vintage in plastica proveniente dal Museo del Bottone di Sant'Arcangelo di Romagna (di cui vi ho già parlato qui). Credo che il bottone sia degli eighties!




rosa perlato




>forcina buttonata (anche questa fai da me) con bottone vintage regalatomi da Beth di pillowtalkswf, negozio Etsy USA.




candy pink!




>bluse in tessuto sintetico, con bottoncini anni '80/'90









Lei è americana, leggera e impalpabile.




rosa antico



Lei, invece, italiana, regalo di una mia grandissima amica. Per la verità questa camicina stava insieme a molte altre cosine che la mia amica non usava più e mi ha donato per venderle in giro con la bancarellina. Ma non ho potuto resistere al fascino di manichine a sbuffo e di una quaterna di bottoncini dorati deliziosi. Fascino aumentato dal fatto che ora la mia amica vive molto lontano da me e indossare qualcosa di suo me la fa sentire più vicina! (altro che Social Network!)




rosa salmone



E voi?! Qual è la sfumatura di rosa che preferite?!! ;)


venerdì 11 luglio 2014

CHE ESTATE E' SENZA UN CAPPELLO!!

Non essere una grande amante della tintarella estiva può trasformarsi in una bella ragione per comprarsi un cappello vintage! Molte volte, infatti, mi è venuta voglia di cedere alla tentazione di un copricapo estivo originale e un pizzico stravagante. Tentazione a cui, da TheVintageHatShop (di cui vi ho già parlato qui), è davvero difficile resistere!
Date un'occhiata anche voi alle meravigliose inserzioni dedicate alla stagione del sole:


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cappello da spiaggia in canvas con nastro in gros grain // anni '60 //






dal fascino travolgente, è il copricapo che rende ogni donna una diva!! W le righe!!



in vendita qui


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cappello di paglia modello, con nastro in gros grain // anni '70






Essenziale all'apparenza, ma ricco di dettagli. Super la fascia in tessuto scuro che dà volume e proporzione!!



in vendita qui


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cappello di paglia // marca "Jennifer Moore Made in Italy" // anni '70






Dedicato a chi ama l'eleganza sempre e comunque, anche quando si sta all'aria aperta o si fa sport!



in vendita qui


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cappello di cotone con foulard // marca "Giovannio Florence in New York" // anni '60






Semplicemente meraviglioso! Se le fate avessero un cappello assomiglierebbe a questo di certo!



in vendita qui


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cappellino di traverso, in paglia, con fiore enorme // anni '60






per le giornate speciali! come tenerlo fermo?! con un micro cordoncino elasticizzato quasi invisibile!



in vendita qui


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cappellino tipo elmetto, in paglia, con fiocco // marca "American Designed Winner- Hats that Win"// anni '50







very vintage, sembra uscito da una pellicola che racconta tutta la femminilità e la classe delle donne fifties!



in vendita qui


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cappello di paglia con nastro e bordo in tessuto, decorato con foglie e frutta // marca "Kokin" // anni '70







Questo mi fa pensare a gite in campagna, spazi aperti e colorati dalla magia dell'estate! Delizioso!



in vendita qui



Come diceva Oscar Wilde?! L'unico modo per resistere ad una tentazione è cedervi! Non c'è che dire, doveva essere un grande amante di cappelli anche lui!! :)

martedì 8 luglio 2014

ANATOMIA DELL'ORECCHINO VINTAGE

Accessorio tra i più versatili, immancabile in un outfit vintage, gli orecchini sono quanto di più femminile possa esserci nel mondo della moda d'annata.  
In base alla maniera in cui si mettono (che "letterarismo" da letterata coniatrice di parole!! eh?!) dividerei la loro grande famiglia vintage in tre macrocategorie: 

Le Clips
diffusissime a partire dai tardi anni '50 fino ai primi anni '90, le clips costituiscono la stragrande maggioranza degli orecchini vintage. Se ne trovano tantissime e di tutte le forme;



clips in plastica // anni '70 // Italia



la clip è in metallo


pregi: di norma non creano allergie;

difetti: non sono il massimo della comodità. Occhio alla clip che non deve essere né troppo stretta (altrimenti non resisterete a portarla per più di un'ora), né troppo lenta. Inoltre badate bene che essa sia ben incollata al retro;

Esistono anche clip con orecchini pendenti. Sono rare e un po' scomode ma very vintage.

Gli orecchini col gancetto (pierced earring), nelle quattro varianti:
orecchini con gancetto dritto (o finta clip);



orecchini pierced in plastica // anni '70 // Italia



finta clip perché all'apparenza sono identici a una clip ma poi sul retro troviamo un minuscolo gancetto di solito accompagnato da una farfallina anticaduta;




gancetto dritto in metallo con farfallina anticaduta

pregi: possono essere molto più comodi delle clip. Conosco delle ragazze che sostituiscono la base della clip classica con questo tipo di gancetto per evitare fastidi alle orecchie causati dall'indossare troppo a lungo clips strette;

difetti: il gancetto potrebbe creare qualche problema di allergie e simili;

orecchini pendenti con gancetto ricurvi;
tipici dello stile hippie a cavallo fra i sixties e i seventies (e reinventati negli anni '90 e 2000 fino ad essere credo i più diffusi oggi) questi orecchini sono espressione in genere di uno stile romantico e bohemien che non stanca mai;


pendenti in argento decorato e ametista // primi 70s // India




gancio ricurvo in metallo


pregi: se di materiale anallergico (rara cosa nel vintage, ma basta prenderli di vero argento) si indossano in maniera davvero comoda;

difetti: possono scivolare via dall'orecchio specie col vento o d'inverno quando si portano sciarpe e colli lanosi. E poi, ancora, occhio al materiale del gancetto;


orecchini pendenti con gancetto dritto;
secondo la mia personale esperienza questo tipo di orecchini si trova soprattutto dagli anni '60 in poi;



pendenti in argento // remake degli anni '70 realizzato nei 90s // Italia


pregi: hanno il fascino dell'orecchino pendente che non si sfila via o si attorciglia al primo alito di vento.

difetti: possibili allergie.


clip in argento con farfallina in plastica


Esistono anche orecchini pendenti con gancetto e chiusura incorporata;

Infine dulcis in fundo, gli orecchini a vite! 
Tipico delle decadi 40s e 50s, praticamente sconosciuto ai decenni successivi, quest'ultimo tipo è l'orecchino vintage per eccellenza secondo me! In pratica, invece della clip, sul retro dell'orecchino c'è un meccanismo a vite che funziona come un morsetto: occorre girare la vitina finché l'orecchino non è perfettamente aderente al lobo.

pregi: sono la quintessenza dell'autentico stile vintage del periodo sopra citato; indossandoli si compie come un viaggio nel tempo!! Inoltre, la presenza del particolare meccanismo di chiusura rende inequivocabile la datazione dell'accessorio entro la prima parte del secolo scorso. Non so se da qualche parte del mondo hanno riproposto orecchini così, io non ne ho mai visti di nuovi. Credo proprio che questa tipologia non sia stata mai più imitata nei decenni successivi alla sua diffusione di massa.

difetti: la vite è oltremodo scomoda!! Ma parafrasando un vecchio adagio ripetuto dalle mie nonne vi ripeto anche io che, in fondo, chi con uno stile davvero vintage vuol comparir (forse) un po' dovrà soffrir!! :)

Siccome ancora la sottoscritta non ne possiede un paio personali, vi mostro un bellissimo esempio da Etsy:

orecchini a vite pendenti con campanelline in plastica e mini batocco in metallo dorato // 50s;







in vendita qui


Magnifica coppia dello shop californiano JustforKate, dove trovare tesori unici è facile ed economico, sono di un'eleganza unica e davvero davvero originali!


Secondo me, in quanto a spirito vintage, gli orecchini a vite non hanno eguali!!! Perciò, prima o poi ne prenderò un paio anche io! :)




venerdì 4 luglio 2014

BACHELITE TIME // parte seconda

Bachelite o Fakelite?

Quando indicando a un mercante un oggetto che ci ha colpito del suo stand questi ci guarda con gli occhi sparluccicanti e facendo un grande sorriso ci dice "si tratta di bachelite", dobbiamo stare accorti!! Si fa presto, infatti, a dire bachelite, ma come si fa ad essere sicuri che lo sia veramente? E che, al contrario, non ci troviamo invece di fornte a quella che gli Americani chiamano con un gioco di parole Fakelite (da Fake che significa falso, contraffatto e simili)?



anellino dei Tropici in plastica (fakelite) // anni '70


Ecco qualche piccolo consiglio, datomi da vecchi e fidati antiquari e qualche considerazione dettata come sempre dalla mia personale esperienza:

1) L'odore: strofinate con le mani la presunta bachelite e poi annusatevi. Scoprirete con sorpresa un cattivo odore, dato dalla presenza di formaldeide nella bachelite. Se invece non sentite nessun odore si tratta di un fake!



bracciale in bachelite // già visto qui



2) Il suono: se sbattete tra loro due oggetti in bachelite questi danno un suono sgraziato e assolutamente non musicale!


3) La superficie: questa deve avere come una sorta di patina, che presenta dei graffi o dei segni del tempo. Una superficie perfetta è indice che ci troviamo davanti a un articolo in plastica.


4) Il peso: la bachelite è leggermente più pesante della plastica moderna.



bottone in celluloide, sostanza plastica antecedente la bachelite // 40s



5) L'epoca: chiedete sempre l'epoca dell'oggetto in bachelite in questione. E ricordatevi che, al di là della furbesca fantasia di certi venditori, la bachelite è esplosa come "materiale di massa" negli anni '20-'30 e che il suo utilizzo è cessato attorno agli anni '60 del '900.


6) Il prezzo: in realtà è un'arma a doppio taglio, perché se da un lato è vero che oggetti in bachelite, quindi appartenenti grossomodo alla prima metà del secolo scorso, di norma costano un po' di più dei loro cugini in plastica, più recenti, è anche vero che qualche astuto venditore potrebbe tentare di ingannarci alzando il prezzo, proprio adducendo la scusa del materiale "più pregiato".



orecchini USA in plastica (fakelite) // anni '50

7) altri test: si utilizzano dei tamponi imbevuti di sostanze chimiche varie che vengono strofinati poi sul pezzo. Se si tratta di bachelite di solito diventa di colore giallo. Ma onestamente queste prove mi sembrano un po' troppo complicate! ;)

E ancora.. se cercate oggetti in bachelite da venditori internazionali scrivete sempre BAKELITE col Kappa!! :) Su Etsy, ad esempio, non trovate nulla se scrivete col CH!!

martedì 1 luglio 2014

BACHELITE TIME // parte prima

Amiche!! (e amici!) vi presento la nonna della plastica..



foto di Walker Hevans // Archivio Met Museum



Di lei oggi se ne parla molto, nei mercatini e fiere di modernariato, ma forse non tutti sanno ancora bene cosa sia la mitica BACHELITE!! Mitica perché questo materiale è stato protagonista della prima parte del '900, utilizzato non solo nella realizzazione di gioielli e accessori ma anche in molti oggetti d'uso quotidiano, come radio, telefoni, macchine fotografiche..

Si tratta di una resina sintetica, che prende il nome da Leo Baekeland, il chimico americano che per primo la sintetizzò nel 1905. Negli anni '20 si diffuse ampiamente negli Stati Uniti e in Gran Bretagna, rimanendo in voga fino agli anni '50-'70, quando progressivamente fu sostituita dalla plastica così come noi la conosciamo oggi.




borsa in bachelite, marca IPES, made in Italy // più info qui




Personalemente adoro questo materiale, perché pur essendo una resina artificiale ha un'anima particolare, con colori che hanno tonalità uniche, distinguibili a colpo d'occhio, capaci di ricreare atmosfere vintage dal sapore unico.

Ecco qualche bellissimo esempio dal mondo del vintage internauta:


 1) bottone in bachelite e madreperla // 1939 // shop USA CornermouseHouse








Reduce dall'incredibile esposizione mondiale New York World's Fair del 1939, come testimoniano le due figure riportate il Trylon e la Perisfera (ovvero una torre maestosa e affusolata e una sfera delle dimensioni di un edificio, attrazioni principali della Fiera Mondiale di quell'anno) è davvero un pezzo di storia americana, assolutamente da collezione!




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2) fibbia a gancio in bachelite e metallo // anni '30 // shop olandese Nkempantiques








Splendido pezzo per realizzare una meravigliosa cinta nello stile d'epoca più elegante e femminile. Bianco opaco come piace a me!




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3) orecchini a vite in bachelite e metallo // anni '30 // shop USA tea500









Una coppia di orecchini dal colore spiritoso e prettamente estivo!! Perfetti da abbinare a un abitino da cocktail in stile retrò!




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4) spilla in bachelite traslucida e metallo dorato // anni '40 // shop USA BuccaneerTrading









Un fiocco che proviene dai lontanissimi anni '40, che di questa epoca ricorda la sua incredibile classe. Perfetto su un baschetto di lana!




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5) bracciale in bachelite flessibile // anni '40 // shop USA Angieswonderfulgems








Magico pezzo proveniente da una vendita immobialiare, ha una forma simile alla spirale, bellissima e di grande effetto una volta al polso!




in vendita qui



Ora scappo, ma se volete sapere qualcosa di più su questo materiale così vintage non perdete il prossimo appuntamento! CIAO!